L’industria alimentare italiana è uno dei pilastri dell’economia del Paese. A dirlo è il primo Rapporto Federalimentare-Censis “Il valore economico e sociale dell’industria alimentare italiana”, presentato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati a Roma. Dal Rapporto emergono 179 miliardi di euro di fatturato annuo, 60 mila imprese, 464 mila addetti e oltre 50 miliardi di export in valore in un anno.
I numeri quindi dimostrano come l’industria alimentare italiana ha contribuito in maniera essenziale alla conquista e alla tutela del benessere del Paese, sia come valore economico sia come valore sociale. In un solo decennio il fatturato dell’industria alimentare italiana ha registrato un incremento del 24,7%, il numero di addetti del 12,2% e il valore delle esportazioni del 60,3%.
L’industria alimentare risponde a una spesa interna che, come quota del totale della spesa, è in Italia pari al 16,6%, come la Spagna, superiore a Francia (15,7%), Paesi Bassi (13,9%), Germania (13,4%) e media dell’Ue a 27 Paesi (16,1%).
La ricerca Federalimentare-Censis evidenzia, poi, che l’86,4% degli italiani dichiara di avere fiducia nell’industria alimentare italiana e questa fiducia coinvolge ogni fascia d’età. Ma cosa mangiano gli italiani? Il 92,7% ha l’abitudine di mangiare un po’ di tutto senza particolari vincoli, il 7,1% si dichiara vegetariano e il 4,3% vegano o vegetariano.
Per Paolo Mascarino, Presidente di Federalimentare: “Il primo Rapporto Federalimentare-Censis, presentato oggi alla Camera dei Deputati, certifica che l’industria alimentare italiana dà un poderoso contributo al Paese, sia come valore economico sia come valore sociale. Il settore è uno dei più dinamici e robusti dell’industria italiana e, dopo secoli di storia al fianco della nostra popolazione, vuole ancora essere impegnato a favore della crescita, nella consapevolezza di rappresentare un patrimonio nazionale nella produzione di alimenti di qualità, unici e con marchi riconoscibili. Quei prodotti del Made in Italy che, grazie all’industria alimentare italiana, costituiscono da sempre un vanto nel mondo”.
“L’ingente contributo all’economia italiana dell’industria alimentare, con 179 miliardi di euro di fatturato e 50 miliardi di export in un anno, porta con sé anche un elevato valore sociale in termini di benessere diffuso, qualità della vita e coesione delle comunità locali. – dichiara Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis - Ecco le ragioni della fiducia che l’86,4% degli italiani ha nell’industria alimentare italiana, a cui riconosce di aver dato nel tempo un contributo essenziale alla conquista e alla tutela del benessere. Il Rapporto Federalimentare-Censis dimostra che l’intera filiera del cibo italiano, che vale complessivamente 607 miliardi di euro, un valore del 31,8% se rapportato al Pil, costituisce oggi un patrimonio identitario: la sua tutela e la sua valorizzazione rientrano a pieno titolo nel perimetro dell’interesse nazionale”.